L’alluminio è un metallo dalle mille virtù: duttilità, malleabilità, alta conducibilità elettrica, termica e sonora sono solo alcune delle sue caratteristiche. E’ resistente alla corrosione, leggero ma, soprattutto, riciclabile.

L’alluminio può essere riciclato al 100% infinite volte e impiegato ex novo, senza perdere di qualità. Dal rottame di una macchina possono nascere nuovi profilati, da una lattina possono essere fabbricate nuove lattine o addirittura altri prodotti d’alluminio pregiati. Le caratteristiche originali del metallo restano sempre invariate, anche quando dall’essere alluminio primario acquista la definizione di “alluminio da riciclo” o “alluminio secondario”.

Da molti anni, ormai, l’industria italiana del riciclo dell’alluminio detiene una posizione di rilievo nel panorama mondiale per quantità di materiale riciclato. Il nostro Paese è infatti terzo al Mondo assieme alla Germania dopo Stati Uniti e Giappone.

Si tratta di risultati molto importanti che confermano la continua attività di ricerca per lo sviluppo di tecnologie per il riciclo e il recupero dell’alluminio, pre e post consumo per impieghi nei diversi settori applicativi.

La complessità della lavorazione e l’aumento del prezzo dell’energia sono due fattori che rendono fondamentale il riciclo dell’alluminio, sia per l’economia sia per l’ambiente.

I numeri del risparmio sono notevoli: se per produrre 1 kg di alluminio primario servono 15 kWh, per l’alluminio secondario ne bastano 0,75, con la conseguenza che sempre più oggetti di uso comune sono realizzati con materiale riciclato.

In questo l’Italia è davvero brava: col 70% tra quota di riciclo e quota avviata al recupero energetico (ai termovalorizzatori) rispetto al fabbisogno industriale, il nostro Paese ha evitato emissioni per 370.000 tonnellate di CO2 equivalente e risparmiato energia pari a 160.000 tonnellate di petrolio equivalente (dati CiAl 2013). Con 870.000 tonnellate di rottami riciclati, l’Italia si attesta al primo posto in Europa.

Oggi è impossibile pensare ad un mondo senza alluminio. Il suo impiego va dall’edilizia all’ingegneria aeronautica, dal microchip al veicolo spaziale, dalle tende alla veneziana all’automobile, dalle pennellature agli arredi, dalle linee elettriche esterne o interrate alla base filettata della lampadina, dalle protezioni alle linee telefoniche agli imballaggi, dalle lattine alle bombolette spray, alle pentole.

Il riciclaggio dell’alluminio coadiuva in maniera sostanziale alla salvaguardia delle materie prime. Un comportamento sostenibile con le risorse aumenta l’efficienza delle risorse stesse, conservando le risorse non rinnovabili anche per le generazioni future.